Mansionario del Giudice

Approvato dal Comitato Direttivo ANAFI del 15.05.2003 ed
aggiornato secondo le Delibere della C.T.C. del 21.07.2005 in vigore dal 1.11. 2005 e del 25.10.2013

In base a quanto previsto dal Regolamento del Libro Genealogico , l’organizzazione delle Mostre è regolata da un apposito regolamento aggiornato con delibera di CTC il 19/07/07.

Analogamente anche il Regolamento dei Giudici di cui all’art.7 del Libro Genealogico ha subito modificazioni nella stessa seduta deliberativa della CTC svoltasi il 19/07/07.

E’ opportuno precisare che l’ANAFIJ intende avvalersi di un gruppo di giudici altamente qualificati, preparati ed aggiornati periodicamente e proprio in funzione di questo obiettivo che il regolamento è stato adottato.

Ne discende che il giudice ricopre un ruolo estremamente importante nella selezione considerata l’attività che svolge durante le mostre , momento di confronto dei risultati raggiunti e punto di riferimento per gli allevatori che vi partecipano.

Riveste altresì grande importanza l’inserimento del giudice nel contesto internazionale dove può essere chiamato a partecipare ad incontri di aggiornamento e di armonizzazione oltre alla possibilità di poter giudicare mostre all’estero sempre in accordo con l’Associazione.

Inoltre il giudice deve dare prova di serietà professionale nel rispetto del codice deontologico mantenendo un comportamento in linea con le strategie e gli indirizzi politici dell’Associazione stessa

In questa filosofia è stato elaborato il presente mansionario che codifica in modo chiaro la sua attività, dalla formazione attraverso la scuola di giudizio, alle procedure comportamentali da tenere in occasione della mostra che si appresta a giudicare.

 

SCUOLA – SELEZIONE - FORMAZIONE - AGGIORNAMENTO

Spetta all’ANAFIJ l’ammissione dei candidati alla scuola di giudizio destinata alla formazione dei nuovi giudici nonché l’organizzazione delle suddette scuole in collaborazione con ARA ( art. 3 del Regolamento giudici).

I candidati giudici devono possedere i requisiti previsti dall’art.2 del Regolamento Giudici.

 

SCUOLA: La selezione dei nuovi Giudici si effettua tramite le scuole di giudizio che sono articolate da sessioni teoriche e pratiche per i partecipanti.

  1. la sessione teorica, oltre agli argomenti strettamente inerenti alla valutazione morfologica e alle pratiche di giudizio in mostra, approfondisce le conoscenze tecnico scientifiche inerenti alla gestione del programma di selezione e gli strumenti disponibili per la sua attuazione. Viene utilizzata inoltre la sessione teorica per la comunicazione e la divulgazione dei regolamenti e delle delibere che identificano gli indirizzi ANAFIJ. Le conoscenze tecnico scientifiche dei candidati vengono valutate con questionario appositamente predisposto.

  2. la sessione pratica è costituita dalla valutazione di almeno 10 categorie paragonabili come età a quelle previste nel Regolamento mostre e composta da almeno 4 soggetti.

SELEZIONE: la selezione dei candidati giudici avviene solo dopo la partecipazione ed il superamento di tre corsi di formazione su 4 dove la posizione di ogni partecipante viene confrontata con la graduatoria ufficiale che è stata stilata da una commissione di giudici in attività nominati dal C.C.E. Nel calcolo del punteggio per formulare la graduatoria dei partecipanti, vengono prese in considerazione, sia il giudizio che la capacità di motivare.

La valutazione finale sarà effettuata dalla predetta commissione che terrà conto dei punteggi ottenuti dai partecipanti in base ai criteri che saranno stabiliti dal Comitato Consultivo degli Esperti.

Al superamento dei tre corsi di formazione, il comitato direttivo dell’ANAFIJ sentito il parere del CCE, valuta e sceglie i candidati ritenuti più idonei per proseguire il percorso formativo.

 

FORMAZIONE: L’attività dei giudici di nuova nomina è coordinata dall’Ufficio Mostre ed è codificata nell’articolo 4 del Regolamento dei Giudici.

L’attività di formazione è fortemente finalizzata alla verifica delle capacità tecniche dei Giudici di nuova nomina e misura la predisposizione reale a questo lavoro, il gradimento degli allevatori e la padronanza del ring.

Le opportunità per la formazione dei Giudici giovani sono le seguenti:

Uscite periodiche con il responsabile della formazione degli Ispettori di razza. Questo serve per consolidare la capacità di analisi sui singoli caratteri e per vedere le conseguenze in allevamento di pregi e difetti che in mostra possono essere esaltati o sottovalutati e in ogni caso condizionati dalla presentazione che incide in modo determinante sulla graduatoria.

Preparazione riguardo l’attività tecnica ed il Programma di selezione nazionale sviluppato dall’ANAFIJ.

E’ assolutamente importante che il giudice di nuova nomina  abbia conoscenze tecniche anche sulle attività dell’associazione e dello stesso Programma di selezione nazionale.

Attività di segretario o ring man nelle mostre ufficiali. Questo serve principalmente per prendere dimestichezza con il lavoro nel ring e per consolidare la padronanza nel movimento degli animali considerando che un giudice ufficiale è anche regista nel ring.

Attività di giudice nelle mostre locali e nei meeting.  Le mostre locali e i meeting  rappresentano la migliore opportunità per la presentazione dei giudici in formazione agli allevatori. Rappresentano inoltre un primo esame sulle capacità reali della persona di affrontare il lavoro come giudice unico.

 

AGGIORNAMENTO DEI GIUDICI IN ATTIVITÀ: L’attività di aggiornamento è prevista sugli Esperti Nazionali in attività è finalizzata all’armonizzazione dei giudici che l’ANAFIJ annualmente propone per la designazione nelle mostre ufficiali secondo quanto previsto dal Regolamento.

Gli incontri di aggiornamento sono almeno 2 in un anno e sono coordinati dall’Ufficio Mostre.

Negli incontri di aggiornamento vengono valutate almeno due categorie di soggetti paragonabili a quelle previste sul “Regolamento Mostre”.

In ogni incontro di aggiornamento il giudizio del singolo giudice viene valutato rispetto a una valutazione di riferimento. Per garantire il confronto oggettivo dei giudizi nella definizione della graduatoria ufficiale si fa riferimento a quanto riportato nei capitoli successivi.

I giudici partecipanti agli incontri di aggiornamento esprimono la loro posizione su una scheda appositamente predisposta.

L’elaborazione di questi dati permette di valutare le seguenti situazioni:

  • orientamento della maggioranza dei giudici

  • discussione graduatoria

  • accordo generale e della condivisione della graduatoria definitiva.

I Giudici hanno l’obbligo di partecipare alla riunione annuale degli esperti provinciali come aggiornamento del programma di selezione nonché ad almeno una riunione con gli Ispettori come aggiornamento tecnico.

Devono inoltre partecipare obbligatoriamente a tutte le riunioni di aggiornamento a loro dedicate, fatto salvo cause di forza maggiore comunicate preventivamente ed opportunamente documentate.

 

CONTROLLO: Il responsabile del Ufficio Mostre predispone relazioni periodiche sull’attività di Selezione, Formazione e Aggiornamento dei giudici presentandole al Comitato Consultivo degli Esperti al quale compete l’attività di controllo ed è responsabile verso il Comitato Direttivo sui seguenti punti:

Proposta di nomina degli Esperti Nazionali; Definizione dell’elenco dei giudici designabili da presentare al comitato direttivo per la scelta definitiva; Rispetto dei regolamenti, del mansionario e della deontologia di comportamento da parte dei giudici.

 

COMPORTAMENTO DEL GIUDICE: Il Comitato Consultivo degli Esperti ha il dovere di vigilare e monitorare l’attività dei giudici e, laddove ravvisi l’esistenza di comportamenti scorretti, di mancato rispetto dei Regolamenti, di infrazione alla deontologia professionale o non in linea con gli indirizzi e le strategie selettive dell’ANAFIJ , deve riferire immediatamente al Comitato Direttivo, il quale potrà, in base a quanto previsto dall’art.6 del Regolamento giudici, adottare la sanzione della sospensione da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 3 anni.

 

AREA DI ATTIVITÀ: Il coinvolgimento del giudice nell’attività di selezione è regolata da quanto previsto dal Regolamento Corpo Esperti e Corpo Giudici che ne identificano la figura e il ruolo. L’attività principale del giudice rimane la valutazione degli animali in mostra come risulta evidente anche nella stesura di questo mansionario.

E’ altrettanto importante che un giudice ufficiale sia sempre portavoce di un sistema corretto di fare selezione e questo ruolo può essere sviluppato anche in altre occasioni e non solo durante le Mostre.

Possiamo identificare l’attività del giudice in Mostra in due capitoli principali che vengono trattati nel mansionario con le raccomandazioni che ogni giudice deve rispettare:

La valutazione morfologica della vacca da latte.

Le procedure standard in Mostra

 

LA VALUTAZIONE MORFOLOGICA DELLA VACCA DA LATTE

La valutazione morfologica della vacca da latte, nel programma di selezione, viene effettuata in due momenti di particolare importanza e con finalità che possiamo definire “ diverse” non tanto nel modo di interpretare i singoli caratteri morfologici ma nelle modalità che contraddistinguono il lavoro dell’esperto nell’attribuire il valore al soggetto in valutazione. Stiamo parlando di punteggiatura e valutazione in Mostra:

Il giudice in Mostra seleziona l’animale più vicino all’ideale di razza e quindi confronta tutti gli altri con quell’animale.

L’ispettore di razza confronta ogni carattere e ogni animale che valuta con il tipo ideale della razza.

E’ evidente che in tutti e due i casi la “ vacca ideale” rappresenta il modello di riferimento che permetterà anche di raggiungere omogeneità e unicità di indirizzo.

Questo modello è il risultato di osservazioni fatte nel tempo e delle convinzioni di tecnici e allevatori che hanno seguito l'evoluzione della razza e il suo adattamento alle nuove esigenze nella moderna gestione degli allevamenti.

Le correlazioni tra morfologia e longevità funzionale rappresentano una delle motivazioni più forti della selezione sul tipo, per questo, la definizione delle priorità considera anche in mostra i risultati della ricerca che ci permettono di attribuire pesi diversi ai singoli caratteri.

Il valore economico legato alla morfologia infine è sicuramente superiore per quegli animali dove la correttezza dei vari caratteri determina anche un risultato estetico e armonico, da qui la valorizzazione commerciale della razza che nella Mostra ha il momento più significativo.

I modello ideale identifica quindi l’animale funzionalmente bello, capace, che estrinseca tutta la sua potenzialità produttiva in numerose lattazioni, producendo una notevole quantità totale di latte ed una numerosa discendenza.

Anche se la valutazione in Mostra è sostanzialmente un giudizio di confronto, è opportuno che ogni giudice rispetti i pesi che sono fissati per la definizione del valore in assoluto di ogni soggetto. Questo permetterà posizioni chiare, comprensibili, paragonabili e indicative di un indirizzo di selezione. In ordine di importanza possiamo suddividere i singoli caratteri morfologici in 4 gruppi:

Apparato Mammario, Struttura, Arti e Piedi, Forza da latte.

E’ ormai ampiamente consolidata la convinzione che nell’apparato mammario siano identificabili i caratteri morfologici più correlati alla longevità e alla funzionalità.

I caratteri strutturali identificano bene i caratteri di razza e ci permettono di evidenziare nel soggetto vincitore le caratteristiche di maggior riferimento per il Tipo.

Arti e Piedi, con la mammella, sono i caratteri che identificano maggiormente la funzionalità. Forza da latte infine, identifica la specializzazione di una razza e sono Il Carattere Morfologico più correlato alla produzione.

 

ANALISI DEI SINGOLI CARATTERI MORFOLOGICI

Struttura: I caratteri dimensionali, come l’attitudine lattifera, devono essere molto valorizzati, le vacche che sono deboli su questi due caratteri, anche se hanno un’ottima mammella, non raggiungono i massimi riconoscimenti.

Ogni vacca deve possedere le caratteristiche di razza e, nella valutazione, il riferimento al modello di vacca ideale aiuta moltissimo questo lavoro. Armonia e fusione in tutte le sue parti in modo equilibrato e corretto contraddistinguono le migliori vacche.

Un anteriore largo e forte indica vigore e buona salute, le spalle armonicamente fuse danno una impressione di armonia, stile ed equilibrio.

Il tronco deve essere lungo con un costato profondo, analizzando la vacca da dietro si determina bene l’apertura del costato.

Il peso della capacità nella valutazione finale non è alto, non essendo strettamente correlata alla capacità di ingestione dell’animale; tuttavia vacche profonde e aperte sembrano essere più forti. Un costato largo ed aperto corrisponde spesso ad una vacca forte e potente, che è sana e vigorosa.

La groppa deve essere lunga, larga e leggermente inclinata queste caratteristiche della groppa permettono alla mammella di avere molta capacità ed al piano della mammella di avere una buona simmetria.

La groppa è la cornice della mammella. Una groppa larga, con una buona distanza tra le punte ischiatiche, permette inoltre maggiore facilità al parto. Anche l’articolazione coxo-femorale fa parte della groppa, e quindi la struttura e la funzionalità degli arti posteriori dipendono anche da come è costruita la groppa. Una buona distanza tra le due articolazioni permette una sufficiente larghezza tra gli arti posteriori e quindi una soddisfacente larghezza della mammella posteriore. Le articolazioni posizionate troppo indietro verso gli ischi generalmente determinano degli arti che assumono la cosiddetta posizione degli arti “fuori di sé”.

La statura, a parità di condizioni nei singoli caratteri morfologici, può determinare la differenza sia nella valutazione individuale che in un giudizio di confronto. Le vacche alte generalmente hanno una maggiore distanza del piano della mammella da terra, e ci sono quindi minori possibilità di lesioni della mammella e dei capezzoli.

 

Forza da latte: Una vacca da latte deve avere un aspetto che indica predisposizione a produrre grandi quantità di latte. Una vacca angolosa e di qualità, da l’impressione di convertire quanto mangia in latte e non in grasso.

L’evidenza dei caratteri da latte la troviamo in un collo lungo e disteso, un costato aperto, con molto spazio intercostale. Il garrese è angoloso e senza depositi di grasso. La linea dorsale e la groppa sono pulite, senza depositi di grasso e con gli ischi e gli ilei ben definiti. Le natiche sono asciutte e rientranti, senza grasso superfluo. La pelle è sottile, flessibile e staccata.

Le ultime ricerche a livello internazionale suggeriscono di non enfatizzare i caratteri da latte intesi solo come finezza distinzione ed angolosità ma di porre maggiore attenzione anche alla condizione corporea valorizzando maggiormente quelle vacche che hanno anche la capacità di supportare le grandi produzioni per le quali sono geneticamente predisposte. Le vacche con un costato lungo ed aperto spesso sono forti e potenti oltre che sane e vigorose.

 

Arti e Piedi: La struttura degli arti e la forma dei piedi sono forse le parti più difficili da valutare. Conduzione aziendale e management influiscono su questi caratteri. In Mostra, una corretta valutazione è resa difficile anche dall’abilità dei portatori nel posizionare gli animali.

Il piede ideale ha unghie corte, un tallone alto e pastoie forti.

L’arto posteriore perfetto è diritto visto da dietro; se osservato di lato deve avere un giusto appiombo, e non deve essere né stangato, né falciato.

Il garretto perfetto è asciutto e piatto, senza gonfiori (soprattutto sulla parte anteriore del garretto); non deve essere grossolano, e quando la vacca cammina il garretto deve essere flessibile.

Il modo migliore per valutare la struttura degli arti è osservare l’animale mentre cammina, ogni passo deve essere armonico e sicuro.

I soggetti che si distinguono nella locomozione in fase di avanzamento muovono gli arti posteriori in linea con gli arti anteriori.

Il vaccinismo o l’apertura troppo marcata dell’angolo del garretto non favoriscono una buona locomozione.

 

Mammella: dal momento che la mammella deve contenere grosse quantità di latte, è il carattere più importante. Vacche che producono molto latte per un lungo periodo sono le più redditizie. I caratteri della mammella che influiscono sulla redditività vengono enfatizzati.

I caratteri più importanti dell’apparato mammario sono la profondità e la posizione dei capezzoli. Sebbene contengano grosse quantità di latte, le mammelle profonde possono essere facilmente danneggiate. La ricerca indica che mammelle di moderata profondità, al di sopra dei garretti, durano più a lungo. Capezzoli corretti e ben posizionati contribuiscono ad una mungitura facile e veloce.

La mammella anteriore deve essere fermamente attaccata e di giusta lunghezza. Una leggera globosità della mammella anteriore consente spazio ed una maggiore quantità di latte. La mammella anteriore deve contenere almeno il 40% del latte.

Un solco mediano profondo indica un legamento forte che contribuisce anche alla corretta posizione dei capezzoli. Un buon legamento previene la eccessiva profondità della mammella.

La mammella posteriore è molto importante, dal momento che fino al 60% del latte viene dai quarti posteriori. La mammella posteriore deve essere larga e ben estesa, per poter contenere più latte possibile.

I capezzoli devono essere ben dimensionati. La lunghezza ideale della Holstein è di 6 cm. circa. Dimensione e forme strane possono dare problemi alla mungitura.

Il piano della mammella deve essere equilibrato. Ogni quarto correttamente bilanciato ed il tessuto  morbido ed elastico.

 

PESI E CARATTERI DA ENFATIZZARE NELLA VALUTAZIONE IN MOSTRA

Riassumendo questa analisi sui singoli caratteri morfologici secondo le delibere della CTC aggiornate nella riunione dell’11 dicembre 2006, considerando anche le raccomandazioni emerse nei progetti internazionali di armonizzazione sulle valutazioni morfologiche, queste sono le definizioni ed i pesi di riferimento anche per i giudici in mostra:

 

Struttura: 20%

  •  Groppa e Linea dorsale 50%

  •  Statura Equilibrio ed Armonia 30%

  •  Impostazione dell’anteriore 20%

 

Forza da latte: 20%

  • Forza anteriore conformazione costato e stato di forma 80%

  • Angolosità e distinzione 20%

 

Arti e piedi: 20%

  • Funzionalità 50% (locomozione-qualità-posizione) arti di lato e

  • da dietro 25% altezza tallone 25%

 

Apparato mammario: 40%

  • Profondità mammella 25%

  • Legamento centrale  20%

  • Forza attacco anteriore  20%

  • Capezzoli  20%

  • Attacco posteriore  15%

 

PROCEDURE STANDARD IN MOSTRA

Standardizzare le procedure nel giudicare bovini da latte nel ring comporta sostanzialmente un maggior piacere per tutti. L’uniformità tra i giudici nel modo in cui chiedono ai portatori di muovere gli animali nel ring aiuta spettatori ed allevatori a capire durante tutta la Mostra cosa sta succedendo. E’ importante ricordare che ogni mostra deve rappresentare un’esperienza educativa.

 

PRIMA DELLA MOSTRA

L’incarico come giudice ufficiale in una Mostra prevista dal Regolamento Mostre del Libro Genealogico della Razza Frisona Italiana deve essere trasmesso dall’Ufficio Centrale.

Quando un giudice è contattato direttamente dagli Enti Organizzatori delle Mostre, deve in ogni caso informare l’ufficio, come pure se è invitato da organizzazioni di altri Paesi.

Per quanto riguarda il compenso e il rimborso spese è opportuno che il giudice non avanzi richieste personali ma che demandi la parte amministrativa all’Associazione.

Il giudice deve preoccuparsi di conoscere il regolamento della Mostra dove è chiamato a giudicare, fermo restando che nelle Mostre ufficiali il suo comportamento ed il suo rapporto amministrativo con l’ANAFIJ sono regolati dall’ Art. 6 del Regolamento Ufficiale Mostre.

 

QUANDO SI ARRIVA IN MOSTRA

è obbligatorio arrivare in Mostra almeno 30 minuti prima dell’inizio della Mostra stessa e fare queste verifiche con il segretario:

  • controllare il numero totale di animali da giudicare

  • informarsi se il ring deve essere libero per una eventuale altra manifestazione.

  • decidere come e dove allineare gli animali.(chiedere al segretario le abitudini degli anni passati).

  • controllare il microfono predisposto per le motivazioni.

  • chiedere l’entità delle categorie più numerose

Per quanto riguarda l’immagine, il giudice deve esibire sempre nel suo abbigliamento un oggetto identificativo dell’ANAFIJ (cravatta, spilla, camicia etc.) fermo restando il concetto che la deontologia del giudice prevede sempre un abbigliamento sobrio ed elegante.

La mancata osservanza all’obbligatorietà della puntualità, prevede l’applicazione delle sanzioni di cui all’art.6 del Regolamento dei Giudici.

 

E’ obbligatorio rimanere al di fuori delle stalle dove sono collocati gli animali, prima dell’inizio dei lavori.

I giudici presenti in fiera si devono astenersi dall’esprimere giudizi sul lavoro dei colleghi impegnati nella mostra, come pure in qualsiasi altra occasione.

 

ATTIVITÀ NEL RING

E’ opportuno rispettare la puntualità e non dilungare troppo le valutazioni; cercando di essere né troppo veloci, né troppo lenti. Le decisioni devono essere meditate e chiare.

I giudici che lavorano troppo velocemente sono spesso criticati perché non dedicano tempo per valutare tutti gli animali in modo completo. Bisogna ricordare sempre che occorre lo stesso tempo e sforzo per portare in fiera l’ultimo animale, come il vincitore.

I giudici che lavorano troppo lentamente possono dare l’impressione di essere insicuri; partecipanti e pubblico possono viverlo come mancanza di sicurezza nella capacità di giudicare e di valutare gli animali.

E’ opportuno essere amichevoli con i partecipanti, soprattutto durante le mostre con nuovi allevatori e gente giovane. Le Mostre devono essere un divertimento!

 

ATTIVITÀ SUGLI ANIMALI

Gli animali entrano nel ring in senso orario.

Le decisioni iniziali della categoria devono essere fatte a distanza.

L’ispezione da vicino deve comprendere l’analisi dell’animale dal davanti, da dietro e da entrambi i lati.

Gli animali devono essere valutati sia in movimento che fermi per poter osservare la funzionalità degli arti, le spalle, la forza della linea dorsale il livello della groppa e gli attacchi della mammella.

Tutti gli animali devono essere nel ring prima di iniziare a metterli in fila, un assistente deve aiutare il giudice ad indicare quando la categoria è completa.

Un’attenta osservazione di ogni animale è essenziale. I difetti devono essere osservati e ricordati.

Il confronto tra i migliori animali, quelli che formeranno il primo gruppo, deve essere fatto in area diversa da quella della scelta finale.

Con l’aiuto dell’assistente si procede ad allineare gli animali che si ritiene siano i migliori e questo renderà più facile confrontare le differenze con gli animali vicini.

Quando si è deciso, si chiede al portatore di condurre la vacca nell’area dove si sistemano gli animali definitivamente; bisogna osservare le vacche mentre si spostano e si può ancora cambiare idea. E’ meglio farlo prima di fermarle per il piazzamento finale.

Per quanto riguarda le modalità di lavoro il giudice può scegliere stili diversi in Mostre diverse ma non può sperimentare diversi stili durante la stessa Mostra.

Quando si completa il piazzamento finale, si allinea la categoria nel centro del ring, nell’ordine che si è deciso come definitivo.

Bisogna sistemare il vincitore di categoria sempre nello stesso punto assicurandosi che il pubblico possa vedere la parte posteriore dell’animale chiaramente.

La campionessa della categoria va sistemata sul punto più alto del ring con i piedi anteriori leggermente più alti dei posteriori (e non il contrario).

Bisogna allineare gli animali con la campionessa sulla destra della fila, questo permetterà al giudice di girare intorno alla fila in senso orario per un ultimo controllo; questo non sarà necessario alle mostre dove le differenze sono ovvie, ma potrà aiutare a non fare errori in una mostra importante, o quando due animali sono molto vicini come piazzamento.

Bisogna evitare di fare molti cambiamenti nei piazzamenti quando si è arrivati all’allineamento finale. Ricordando comunque che è meglio cambiare piuttosto che lasciare un errore ovvio.

E’ psicologicamente preferibile spostare un animale in avanti, piuttosto che retrocederlo come è consigliabile non cambiare l’animale primo nella fila, meno che non sia assolutamente necessario.

Bisogna essere sicuri del piazzamento finale prima di indicare agli ufficiali della mostra che la decisione è definitiva. Se la decisione è difficile perché gli animali sono molto vicini, si può fare girare i primi 3 o 4, prima della decisione finale. In ogni caso bisogna riguardare attentamente l’intera fila.

Quando il giudice ha terminato i lavori indica al segretario che questa è la decisione finale, dopo l’annuncio della graduatoria, il giudice motiva mentre gli animali escono dal ring.

 

 

 

 

 

L’IMPORTANZA DELLE MOTIVAZIONI

Ogni giudice ha il dovere di giustificare il piazzamento finale presentando le sue motivazioni, è quindi essenziale un sistema di amplificazione efficiente.

Le motivazioni devono essere concise ed accurate enfatizzando solo differenze critiche; sono motivazione di confronto in ogni categoria. L’accuratezza è la chiave del successo.

Le motivazioni dovrebbero essere date per il maggior numero possibile di animali, in grosse mostre generalmente è effettuata per 5 o 6 animali; in quelle piccole più motivazioni sono molto apprezzate.

Le motivazioni devono enfatizzare i punti di forza e di vantaggio di un animale sull’altro.

Critiche ed enfatizzazione dei difetti disturbano sia pubblico che i partecipanti.

Le 5 importanti chiavi nel dare delle buone motivazioni sono: 1) accuratezza, 2) enfasi; 3) confronto; 4) specificità; 5) sinteticità

Le motivazioni devono essere accurate in quanto ogni commento del giudice viene criticato ed analizzato da ogni partecipante e da tutto il pubblico.

E’ importante enfatizzare prima le differenze più sostanziali, un bravo giudice sa cogliere le differenze tra due animali in modo rapido ed accurato; se una differenza è ovvia, questa può essere l’unica ragione e spiegazione per il suo piazzamento.

Quando si valutano degli animali, bisogna sempre confrontarli uno con l’altro, ad es. “la prima vacca è più forte nella pastoia rispetto alla seconda”.

Le motivazioni interessanti sono sintetiche; non è necessario che siano lunghe e dettagliate. Le motivazioni sintetiche indicano la competenza e la sicurezza del giudice.

 

CARATTERISTICHE DI UN BUON GIUDICE

In conclusione di questo mansionario possiamo definire quelle che sono le caratteristiche di un buon giudice, fermo restando il fatto che la predisposizione e la capacità di diventare un buon giudice, si misura su caratteristiche che, anche se legate alla specificità di questo lavoro, contraddistinguono senza dubbio l’attitudine individuale verso questa attività.

punto di vista pratico – esperienza - chiara comprensione dell’ideale di razza - decisione

 - onestà e sincerità - capacità di esprimersi chiaramente – sicurezza – capacità di enfatizzare – adattabilità e compostezza sono caratteristiche indispensabili a un buon giudice come pure la conoscenza e la condivisione degli obiettivi principali della valutazione in Mostra : redditività degli animali, longevità legata alla morfologia funzionale, imparzialità nella valutazione degli animali, ricerca del miglioramento della razza, pubblicità e valorizzazione della razza stessa, momento di ricreazione e socializzazione.

Il giudice di successo può essere così descritto:

 

QUANDO VALUTA LE CATEGORIE

 e’ lineare: seleziona il tipo di animale che apprezza e che gli piace; pubblico e partecipanti possono non essere d’accordo con la sua filosofia, o con i punti che sono rilevanti per lui, ma se è lineare e conseguente subirà meno critiche. Non si preoccupa di come un giudice un mese prima ha piazzato le stesse vacche; è pratico: bisogna ricordare che vacche con caratteri da latte, con mammelle funzionali e buoni arti e piedi, sono scelte pratiche in categorie difficili e con animali molto vicini; quando si scelgono le vincitrici non è opportuno mettere al primo posto animali con ovvi difetti (garretti gonfi, quarti scarsi, fuori condizione, traumi) - possono anche essere buonissimi animali in un altro momento, ma non è necessario far vincere una vacca con un difetto palese; è imparziale: l’animale deve essere giudicato come si presenta in quel momento, non secondo la sua fama, com’era un anno fa; non si fa influenzare da chi conduce l’animale:

 

QUANDO È NEL RING

è accurato: studia tutti gli animali che entrano nel ring; è lineare e conseguente; non cambia la procedura nel ring; è deciso: prende le decisioni difficili velocemente e con sicurezza; usa dei segnali chiari con le mani in modo che i portatori non abbiano dubbi sulle sue intenzioni, una eccessiva lentezza compromette la fiducia dei partecipanti e del pubblico nella sua abilità; è positivo: quando fa dei cambiamenti, muove sempre gli animali in avanti, non retrocede un animale che ha sopravalutato; è professionale: è sempre cortese e cordiale, ma non fraternizza con partecipanti che conosce; accetta le critiche; non si fa influenzare dall’atteggiamento dei partecipanti o dai commenti del pubblico; non perde mai l’autocontrollo.

 

QUANDO MOTIVA

è sicuro: parla in modo chiaro e lento; stabilisce una comunicazione visiva con spettatori e portatori; non chiede mai scusa per un piazzamento; evita i commenti o le motivazioni negative; è conciso : le motivazioni non devono rallentare la mostra, ma devono comunque soddisfare pubblico e allevatori; è gratificante: le motivazioni devono sottolineare i lati positivi dell’animale; si deve evitare di criticare i difetti: si complimenta per le categorie particolarmente forti; alla fine ringrazia gli allevatori per avergli offerto la possibilità di giudicare i loro animali; ringrazia gli organizzatori per la conduzione della Mostra.