Tori provati
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I Tori con figlie in produzione in Italia devono avere
almeno 30 figlie in 30 allevamenti a 120 giorni di lattazione con l’80% di
attendibilità minima per tori nazionali e di importazione.
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Gli indici dei tori provati di importazione da Paesi terzi,
senza figlie in Italia, in ottemperanza a quanto stabilito dalla legge 30
che prevede non possano esserci condizioni di maggior favore per questi
riproduttori rispetto a quelli nazionali, vengono considerati per i tori con
almeno 30 figlie in 30 allevamenti con 80% di attendibilità minima.
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Per i tori esteri provati di cui si disponga dell’analisi
genomica verrà pubblicato l’indice genomico calcolato in Italia.
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Per i tori esteri provati di cui non si disponga di un
indice genomico italiano si continuerà a pubblicare l’indice tradizionale
secondo i criteri attualmente in uso
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Sono considerati tori “provati selezionati”, autorizzati
alla commercializzazione del materiale seminale in Italia, quelli compresi
nel miglior 2% dei tori provati per l’indice nazionale di selezione Rank 98
(sia nazionali che di importazione seme).
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Gli indici genetici calcolati con l’ausilio della genomica
devono essere contrassegnati con la lettera “G” in modo da identificarne
chiaramente l’origine.
Sono riconosciuti validi gli indici genomici internazionali
solo se il Paese di origine ha effettuato con successo il test ufficiale del
Centro di referenza internazionale (Interbull).
Tori genomici
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I tori genomici (sia nazionali che di importazione seme)
sono quelli senza figlie in produzione con un indice genomico con almeno il
50% di attendibilità per i kg di proteine. Tali tori sono equiparati ai tori
provati come indicato dalla UE e ne viene autorizzata la commercializzazione
in Italia se compresi nel miglior 2% dei tori genomici (rank 98).
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Per i giovani tori senza un indice genomico in Italia viene
considerato l’indice genomico del Paese di origine convertito sulla scala
italiana utilizzando le conversioni ufficiali di Interbull.
Tori di Prove di progenie
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I tori avviati alle prove di progenie possono avere un
massimo di 1.500 fecondazioni registrate nel Libro Genealogico.
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Non sono ammesse prove di progenie incrociate con altri
Paesi.
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Per i tori avviati alle prove di progenie in Italia,
l’indice genetico non sarà pubblicato prima della fine del terzo mese
dall’inizio della distribuzione per consentire un uso casuale del loro seme.
Ammissione al Centro genetico
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I tori avviati al Centro Genetico devono avere un indice
genomico compreso nel miglior 2% della popolazione per indice ufficiale di
selezione.
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Sono ammesse deroghe per ciascun Centro di produzione dello
sperma, sino ad un massimo del 15% per anno solare, dei tori messi in prova
dal Centro nell’anno precedente.
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È ammessa una percentuale di tori di importazione da paesi
terzi pari al 25%, per anno solare, per ciascun Centro di produzione dello
sperma.
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I soggetti avviati al Centro Genetico non dovranno essere
portatori di geni indesiderabili.
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Per i tori già in fecondazione artificiale portatori di un
gene indesiderabile, ufficialmente riconosciuto, il dato dovrà essere
tempestivamente pubblicato su tutti i documenti Anafij, senza peraltro
costituire un limite all’utilizzo del seme stesso.
Tori di fecondazione naturale
I tori per essere adibiti alla monta naturale devono rispettare
i seguenti requisiti:
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Avere un numero di almeno tre ascendenti iscritti al Libro
Genealogico, nella loro genealogia.
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Essere sottoposti all’accertamento della ascendenza
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Avere un indice genomico (GPFT) compreso nel miglior 20%
della popolazione maschile in alternativa:
La madre deve essere compresa nel RANK 80 oppure aver
prodotto nella sua carriera produttiva almeno 770 KG di proteine e aver
raggiunto la qualifica dell’apparato mammario di almeno B+ e 83 punti sul
punteggio generale.
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