Ispettori di Razza ANAFIJ

Aree di lavoro

Valutazioni morfologiche razza Frisona e Jersey

  • Valutazione delle primipare, ripunteggiatura vacche, valutazione tori.

  • Selezione e gestione Ispettori di razza.

  • Raccolta dati, aggiornamento archivio ANAFIJ e ARA.

  • Divulgazione verso allevatori, studenti e giovani.

Assistenza di campo

  • Attività di campo da parte degli ispettori di razza, assistenza genetica, promozione dell’allevamento, individuazione soggetti di pregio, madri di toro, diffusione di informazioni sulla F.A., spiegazioni tecniche agli allevatori e diffusione degli strumenti tecnici (PAC, WINPGA, WINTHOR, WINIGVTOP).

  • Gestione del personale con tutti gli uffici tecnici.

Gestione corpo esperti

  • Formazione, aggiornamento, divulgazione

Valutazioni morfologiche

  • Applicazione delibere della C.T.C.

  • Impostazione software per gestione programmi di valutazione.

  • Aggiornamento delle zone

  • Attivazione gruppi di lavoro e corsi per migliorare la preparazione degli ispettori.

Assistenza di campo

  • Miglioramento dell’efficienza degli Ispettori in collaborazione con le ARA

  • Divulgazione dei servizi ANAFIJ

  • Maggior inserimento nelle aziende leader

Gestione corpo esperti

  • Aggiornamenti Corpo Esperti

  • Coinvolgimento nell’attività giovanile (AGAFI)

PERSONALE E MANSIONI

Corrado Zilocchi  Responsabile del servizio 
Antonella Cerizza  Segreteria 
Gestione programma di carico e scarico lavoro Ispettori di razza
Coordinamento dei riepiloghi e delle statistiche sul lavoro degli Ispettori di razza

 

 

ISPETTORI DI RAZZA 

Gli Ispettori sono o dipendenti ANAFIJ o liberi professionisti oppure dipendenti ARA. Quando il rapporto è partime, la disponibilità deve riguardare almeno il 50% delle giornate nell’anno. I compiti degli ispettori sono regolati dal “mansionario dell’Ispettore di Razza”.

Incarichi o mansioni particolari possono essere attribuite a ogni singolo Ispettore dal responsabile del servizio che li comunicherà anche a tutti gli altri.

Responsabile per l’attività di formazione, è Luigi Manfredini che risponde di questa attività direttamente al responsabile del servizio.

Il rapporto di collaborazione con gli ispettori di razza è regolato dalle relative lettere di incarico per i Liberi Professionisti e dalla convenzione con le ARA interessate con personale loro dipendente.

 
CORRADO ZILOCCHI

RESPONSABILE DEL SERVIZIO VALUTAZIONI MORFOLOGICHE
RICCARDO GUARNERI
 
Ispettore di razza dal 1987 - Libero professionista
 
Area di attività: Cremona
PAOLO GIUSTO
 
Ispettore di razza ANAFIJ dal 1995 - Dipendente ARA Veneto
 
Area di attività: Veneto - Friuli - Bolzano
LUIGI MANFREDINI
 
Ispettore di razza ANAFIJ dal 1997 - Libero professionista
 
Area di attività: Cremona - Lodi
PIERCARLO FERRERO
 
Ispettore di razza ANAFIJ dal 1998 - Dipendente ARA Piemonte

Area di attività: Piemonte - Bolzano

PAOLO PIPPERI
 
Ispettore di razza ANAFIJ dal 2002 - Dipendente ARA Lombardia
 
Area di attività: Brescia
PELLEGRINI DAVIDE
 
Ispettore di razza ANAFIJ dal 2004 - Dipendente ARA Emilia Romagna
 
Area di attività: Emilia Romagna - Umbria
MACCACARO GIANANTONIO

Ispettore di razza ANAFIJ dal 2005 - Dipendente ARA Veneto
 
Area di attività: Veneto
CIVINI DENIS
 
Ispettore di razza ANAFIJ dal 2006 - Dipendente ARA Lombardia
 
Area di attività: Brescia – Bergamo
FIORANI GIULIO
 
Ispettore di razza ANAFIJ dal 2007 - Dipendente ARA Emilia Romagna
 
Area di attività: Emilia Romagna – Toscana - Lazio
FABIAN FAVALLI
 
Ispettore di razza ANAFIJ dal 2008 - Dipendente ARA Lombardia
 
Area di attività: Mantova
GIOVANNI MICHELI
 
Ispettore di razza ANAFIJ dal 2012 - Dipendente ANAFIJ  
 
 Area di attività: Milano - Pavia - Como - Varese
PAOLO CAMPANARO
 
 Ispettore di razza ANAFIJ dal 2012 - Dipendente ARA Sardegna
 
Area di attività: Sardegna
GIOVANNI BIANCHI
 
Ispettore di razza ANAFIJ dal 2013 - Dipendente ARA Emilia Romagna
 
Area di attività: Emilia Romagna - Lazio
ANDREA BONGIOVANNI
 
 Ispettore di razza ANAFIJ dal 2013 - Dipendente ARA Piemonte
 
Area di attività: Piemonte - Liguria - Bolzano
IVANO GAMBA
 
 Ispettore di razza ANAFIJ dal 2013 - Dipendente ANAFIJ
 
Area di attività: Cremona - Milano
NICOLA BOLLANI
 
 Ispettore di razza ANAFIJ dal 2013 - Dipendente ARA Lombardia
 
Area di attività: Mantova

ISPETTORI DI MULTIRAZZA 

 
Sara Dal Mas
 
Friuli
Vito Gentile
 
Puglia
Massimo Neri
 
Marche – Abruzzo – Molise – Campania - Calabria - Frosinone
Daniele Galbardi
 
Trento - Sondrio - Val d’Ossola – Asiago - Zone Montane di Brescia-Bergamo

Aggiornamenti e Incarichi

Riunioni Ispettori

Sono previste 3 riunioni di aggiornamento, secondo il seguente programma:

  mattina: esercitazione pratica  
  pomeriggio: Indici tori F.A. - WebPAC - Analisi Valutazioni - Monitoraggio Ispettori  

Più una riunione di due giorni per trattare argomenti segnalati come prioritari dal coordimento tecnico da effettuare a metà anno.

Competenze

Gli Ispettori potranno essere coinvolti durante l’anno nei gruppi di lavoro secondo la disponibilità e degli incarichi del Responsabile V.M.

 

Documentazione

  • Manuale utilizzo terminalini
  • Documentazione per applicazione delibere C.T.C. sulle Valutazioni Morfologiche
  • Materiale per gestione Meeting da parte degli Ispettori di zona
  • Revisione quaderni Frisona

Tutta la documentazione preparata e distribuita durante l’anno diventa parte integrante o sostitutiva del Mansionario Ispettori e relativi Regolamenti.

Mansionario Ispettori di Razza

Il servizio di Valutazione Morfologica è sempre stato di grande interesse per l'Anafi e per gli allevatori e la sua storia racchiude una serie di considerazioni che lo hanno contraddistinto in questi ultimi anni come uno dei momenti organizzativi più interessanti dell'attività sulla selezione. In tutto questo gli Ispettori di razza  rivestono un ruolo importantissimo, principalmente come tecnici specializzati nella selezione e nell’assistenza per il miglioramento genetico della Frisona Italiana.

Premessa

L'Anafi ha fra i suoi compiti istituzionali la valutazione morfologica degli animali che negli anni ha visto le seguenti tappe fondamentali:

  1. Il coordinamento a livello centrale per questo servizio è iniziato nel 1971 con un gruppo di Ispettori che valutava (su tutto il territorio italiano) le vacche in lattazione ed i riproduttori maschi.

  2. Fino alla fine del 1975 la valutazione consisteva nell'assegnare un punteggio di merito ad un certo numero di regioni anatomiche ed un punteggio finale, di merito complessivo.

  3. Dal 1975 in poi è stato utilizzato il sistema descrittivo. Qui il giudizio veniva dato assegnando un numero da 1 a 5, per ogni carattere considerato. Con 1 si  identificava l'Ottimo, il 2 corrispondeva ad Accettabile, 3, 4 e 5 esprimevano difetti.

  4. Nel 1984 si fa un altro passo avanti con l'introduzione del sistema di valutazione lineare. Qui i caratteri cosiddetti primari vengono "misurati" e valutati su una scala lineare da 1 a 50, da un estremo biologico a quello opposto. Non cambia il modo di attribuire il punteggio finale né le quattro caratteristiche generali: aspetto generale - caratteri lattiferi - capacità corporea - apparato mammario.

  5. Dal 1988 gli Ispettori di razza si occupano di assistenza tecnica, dal 1989 comincia la meccanizzazione completa del servizio con l'utilizzazione dei catturadati; dal 1991 si istituiscono le zone: un’area nella quale l'Ispettore svolge il suo lavoro stabilmente e dal 1993 si modifica la scheda in funzione del progetto di armonizzazione approvato dalla Conferenza Mondiale della Holstein in Ungheria.

  6. Dal 1995 gli Ispettori di razza Frisona valutano anche i soggetti di razza Jersey iscritti al Libro Genealogico Nazionale della razza Jersey.

  7. Dal 2007 viene rilevato il BCS (Body Condition Score) su tutti i soggetti di prima valutazione, su una scala da 1 a 5 con frazioni di quarto di punto.

Chi svolge questa attività

L'attività sopra descritta viene svolta dagli Ispettori di razza che sono tecnici che lavorano, ciascuno in una zona di competenza, con il coordinamento dell'ANAFIJ ed in collaborazione con le ARA della loro zona. L'ANAFIJ è responsabile della selezione, della formazione, dell'aggiornamento e del controllo del lavoro degli Ispettori. Le ARA sono responsabili dell'organizzazione del lavoro degli Ispettori per la valutazione e per la fornitura dei vari servizi disponibili per i loro associati. L’ANAFIJ si riserva comunque di aggiornare le zone di competenza degli Ispettori e di applicare la turnazione su almeno il 15% delle aziende visitate dagli Ispettori di razza in un anno.

Selezione dei candidati Ispettori

  1. La ricerca dei nuovi Ispettori viene fatta in funzione della loro residenza che deve essere compresa o limitrofa alle zone che non sono coperte dal servizio da parte di un Ispettore di zona; a tale scopo vengono coinvolte le ARA interessate, con le quali verrà stipulata la apposita convenzione di collaborazione predisposta dall’ANAFIJ. 

  2. Nessuna attività commerciale nel settore zootecnico è compatibile con il lavoro dell’Ispettore.

  3. Le persone candidate devono mostrare una forte motivazione verso l’attività di valutazione, una conoscenza basilare dei principi selettivi della Razza Frisona, oltre che una buona predisposizione ai rapporti interpersonali.

Formazione

I tempi per l’inserimento di un nuovo Ispettore sono così quantificati:

  1. due giorni in ufficio per visione audiovisivi e colloqui in ANAFIJ;

  2. due mesi di uscita nelle stalle con l’Ispettore incaricato per la formazione dei candidati Ispettori, periodo che deve servire a stabilire la predisposizione dell’individuo verso questo lavoro (il corso può essere interrotto dopo questi due mesi);

  3. un mese in ufficio per la completa conoscenza dell’attività ANAFIJ e ARA;

  4. due mesi di uscita nelle stalle ancora con l’incaricato previsto al punto b); poi due settimane da solo e poi altre due settimane di verifica con il responsabile del servizio o chi per esso con il quale uscirà ancora per una settimana dopo 3 mesi e dopo 6 mesi di lavoro;

  5. durante questo periodo deve vedere le mostre, i meeting ed assistere ai convegni riguardanti la selezione;

  6. gli Ispettori frequentano un corso ANAFIJ sulla selezione una volta che sono diventati responsabili di zona.

Aggiornamento degli Ispettori in attività

Si effettuano 4 incontri all'anno comprensivi di esercitazione in campo; le esercitazioni che si effettuano nelle giornate di aggiornamento sono finalizzate alla discussione ed al confronto tra Ispettori. L'analisi delle valutazioni fatte durante le esercitazioni viene effettuata con un programma computerizzato che controlla le medie e le deviazioni standard del gruppo e per ogni Ispettore viene rilevato un indice che segnala se il comportamento è troppo distante dalle valutazioni di riferimento.

Il responsabile del servizio dopo l’esame dei risultati di ogni esercitazione individua le aree problema che discute singolarmente con ogni Ispettore. Ogni anno vengono tenuti, con scadenza quasi mensile, seminari tecnici sui vari argomenti connessi con il miglioramento genetico o temi inerenti al lavoro degli Ispettori.

I seminari ed il corso hanno lo scopo di creare nell’Ispettore una cultura zootecnica completa sotto l’aspetto della selezione che si deve consolidare con la lettura di “Bianco Nero” e la consultazione di materiale preparato appositamente per gli Ispettori dagli  Uffici centrali. E’ curato particolarmente l’aggiornamento e l’informazione sui programmi e sui servizi dell’ANAFIJ.

Controllo

Il controllo sul lavoro degli Ispettori è una fase molto importante per la qualità del servizio.

L’attività di controllo viene applicata secondo le seguenti modalità: sono previste come minimo due uscite individuali all’anno con il responsabile del servizio, una nel normale giorno di valutazione ed una giornata di controllo sui soggetti già valutati (controllo del giorno dopo, con la presenza e la collaborazione dell’ispettore interessato.

Queste uscite sono da considerarsi come routinarie nell’ambito dell’attività di controllo; l’obiettivo è quello di una ulteriore miglior uniformità nel metodo di applicazione dei criteri di valutazione e l’adozione di uno standard di comportamento sul lavoro.

Sulla base delle informazioni, ricavate sia in campo che dalla elaborazione dei risultati delle riunioni, vengono valutate da parte del responsabile del servizio le possibilità di intensificare le giornate di supporto agli Ispettori.

AREE DI ATTIVITÀ DELL'ISPETTORE DI RAZZA

  1. Valutazione Morfologica
  2. Piani Accoppiamento e assistenza genetica
  3. Collaborazione alla gestione mostre
  4. Divulgazione
  5. Madri di toro

Valutazione morfologica

Consiste in una descrizione morfologica dell'animale, fatta per le femmine in produzione e per i maschi di oltre 18 mesi. Viene svolto utilizzando una scala lineare 1-50 per ogni carattere considerato. Ad ogni animale si attribuisce una valutazione soggettiva per quattro caratteristiche generali (3 per i maschi) ed un punteggio finale, basato sul confronto tra le caratteristiche di una animale ed un ipotetico modello ideale.

Obiettivo della valutazione morfologica è l'attribuzione ad ogni animale di un valore fenotipico per la sua conformazione. I dati ottenuti con la valutazione morfologica servono principalmente per la valutazione genetica dei riproduttori riguardante il tipo. Le valutazioni e gli indici genetici da queste derivati, vengono usati nella scelta delle madri di toro e per i piani di accoppiamento. Vengono in questo modo evidenziati i soggetti di maggior pregio e il punteggio concorre a determinare anche il valore commerciale ed economico di un animale, che risulta essere sicuramente superiore per quei soggetti dove la correttezza dei vari caratteri morfologici si concretizza in un risultato armonico ed esteticamente bello.

Il presupposto fondamentale è che una particolare morfologia è associata ad una maggiore durata e ad una maggiore funzionalità della vacca da latte, come dimostrato da numerosi studi sull'argomento.

Ci sono due tipi di valutazione: punteggi; ripunteggi;

Le valutazioni vengono effettuate sulla scheda VALUTAZIONE VACCHE che deve rimanere all’allevatore come documento ufficiale.

Punteggi

Nelle stalle iscritte al Libro Genealogico Nazionale, ANAFIJ comunicherà di volta in volta agli Ispettori di razza, i tempi e le modalità tecniche per l'effettuazione delle valutazioni morfologiche anche in funzione delle risorse economiche disponibili e del Programma Genetico Nazionale.

E’ considerata valutazione ordinaria anche la valutazione delle primipare 3 volte all’anno qualora l’allevatore aderisca al programma ufficializzato dall’ANAFIJ dall’1/1/95. La valutazione delle primipare al di fuori del turno ordinario (richiesta straordinaria) è consentita solo in caso di ripunteggio.

La scala di valutazione va da 50 a 100 punti. Il massimo punteggio che si può attribuire ad una primipara è di 88 punti. Le vacche con valutazione inferiore a 70 punti non vengono iscritte al Libro Genealogico.

Le vacche madri di tori destinati alla monta naturale, per quanto riguarda i requisiti morfologici, devono avere una valutazione di 83 punti con almeno B+ nella mammella (solo nel caso in cui il rank della vacca sia inferiore a 80).

La descrizione lineare va fatta su tutti i soggetti valutati (valori della scala 1-50).

L'ispettore vede tutti i soggetti che figurano negli elenchi e la determinazione dello stato di "non condizione" per la valutazione deve essere determinata da lui e non dall'allevatore.

Ripunteggi

Valutazioni successive alla prima possono avvenire solo dopo almeno un parto dalla valutazione precedente; per le primipare, invece, possono avvenire anche durante la stessa lattazione, purchè nel turno ordinario e per un massimo di due valutazioni complessive.

Le ripunteggiature richieste dall’allevatore sono a pagamento e si dividono in ripunteggi nel turno ordinario e straordinarie al di fuori del turno ordinario.

La qualifica ECCELLENTE si può assegnare già dal secondo parto (massimo 90 punti) purchè tutte le qualifiche siano valutate “Eccellente”. Il massimo punteggio al terzo parto è 93 punti, al quarto parto 95 punti e dal quinto parto 97 punti (il massimo punteggio attribuibile ad un soggetto di razza Frisona). Inoltre, allo scopo di evidenziare le vacche che hanno la capacità di mantenere una morfologia di alto livello nel tempo, sarà compito dell’Ispettore ripunteggiare, ad ogni nuovo parto, le vacche presenti in allevamento che sono Eccellenti, anche se ottengono un punteggio uguale o inferiore, purchè rimanga sempre compreso nella qualifica “Eccellente”. Questo per attribuire una qualifica speciale sul Certificato Genealogico che riporti il numero di valutazioni morfologiche con qualifica Eccellente, ottenute da una vacca in diversi ordini di parto.

MORFOLOGIA FUNZIONALE NELLA RAZZA FRISONA

Struttura: Questa qualifica identifica principalmente l’impalcatura, la cornice della vacca esclusi arti e piedi posteriori e mammella. I caratteri dimensionali, comunque, devono essere giustamente valorizzati; le vacche che sono particolarmente piccole e deboli, anche se hanno un’ottima mammella, non raggiungono i massimi riconoscimenti.

Ogni vacca deve possedere le caratteristiche di razza e, nella valutazione, il riferimento al modello di vacca ideale aiuta moltissimo. Armonia e fusione in tutte le sue parti in modo equilibrato e corretto contraddistinguono le migliori vacche.

La struttura della groppa è importante per la riproduzione e deve essere lunga, larga e leggermente inclinata. Queste caratteristiche della groppa inoltre permettono alla mammella di avere molta capacità ed al piano della mammella di avere una buona simmetria.

La groppa è da considerare quindi come il tetto della mammella. Una groppa larga, con una buona distanza tra le punte ischiatiche, permette inoltre maggiore facilità al parto. Anche l’articolazione coxo-femorale fa parte della groppa, e quindi la struttura e la funzionalità degli arti posteriori dipendono anche da come è costruita la groppa. Una buona distanza tra le due articolazioni permette una sufficiente larghezza tra gli arti posteriori e quindi una soddisfacente larghezza della mammella posteriore. Le articolazioni posizionate troppo indietro verso gli ischi generalmente determinano degli arti che assumono la cosiddetta posizione degli arti “fuori di sé”.

Un anteriore largo e forte indica vigore e buona salute, le spalle armonicamente fuse ed una linea dorsale forte danno una impressione di armonia, stile ed equilibrio.

Il tronco deve essere lungo ma proporzionato alla statura ed alla profondità addominale, con un costato comunque profondo e analizzando la vacca da dietro si determina bene anche l’apertura del costato.

Il peso della capacità corporea nella valutazione finale non è alto, non essendo strettamente correlata alla capacità di ingestione dell’animale; tuttavia vacche profonde e aperte sembrano essere più forti.

La statura, a parità di condizioni nei singoli caratteri morfologici, può determinare la differenza nella valutazione della Frisona. Le vacche alte generalmente hanno una maggiore distanza del piano della mammella da terra, e ci sono quindi minori possibilità di lesioni della mammella e dei capezzoli. Vacche più alte, se ben proporzionate, tendono anche ad essere vacche più larghe e robuste.

Riassumendo, in ordine di importanza i caratteri che compongono la Struttura sono:

  • groppa lunga e larga, leggermente inclinata verso il posteriore, con corretta inserzione dell’articolazione coxo-femorale;
  • equilibrio ed armonia fra le parti in riferimento allo standard di razza (statura e capacità corporea adeguate all’età; linea dorsale forte, soprattutto nella regione dei lombi, con livello della linea superiore parallela al terreno o leggermente in ascesa; assenza di vuoto retroscapolare, corretta articolazione della spalla con arti anteriori paralleli e non ravvicinati).

Forza da latte: Una vacca da latte deve avere un aspetto che indica predisposizione a produrre grandi quantità di latte con forza fisica capace a sostenerle. Una vacca angolosa e di qualità, da l’impressione di convertire quanto mangia in latte e non in grasso. Un costato largo ed aperto corrisponde spesso ad una vacca forte e potente, che è sana e vigorosa.

L’evidenza delle caratteristiche da latte la troviamo in un collo lungo e disteso, in un musello largo, ma soprattutto in un costato aperto, con molto spazio intercostale ed un anteriore ampio e forte. Il garrese è angoloso, la linea dorsale e la groppa sono pulite, con gli ischi e gli ilei ben definiti.  Le natiche sono asciutte e rientranti, la pelle è sottile, flessibile e staccata.

Arti e Piedi: La struttura degli arti e la forma dei piedi hanno una sostanziale influenza sulla longevità e sono forse le parti più difficili da valutare. Ambiente e management influiscono su questi caratteri. Il piede ideale ha unghie corte e non aperte, un tallone alto e pastoie forti.

L’arto posteriore perfetto è diritto visto da dietro; se osservato di lato deve avere un giusto appiombo, e non deve essere né stangato, né falciato.

Il garretto perfetto è asciutto e piatto, senza gonfiori (soprattutto sulla parte anteriore); non deve essere grossolano e, quando la vacca cammina, il garretto deve essere flessibile.

Il modo migliore per valutare la struttura degli arti è osservare l’animale mentre cammina, ogni passo deve essere armonico e sicuro visto che nelle stalle ricerchiamo vacche che si muovono facilmente. Nei soggetti che si distinguono nella locomozione, guardandoli di lato in fase di avanzamento il piede posteriore tocca il suolo vicino alla posizione del piede anteriore sullo stesso lato prima del passo successivo (l’apertura troppo marcata dell’angolo del garretto non favorisce questo movimento), mentre osservandoli da dietro muovono gli arti posteriori in linea con quelli anteriori. Il vaccinismo (chiusura dei garretti) o, più raramente, una eccessiva divergenza (apertura tra le punte dei garretti) influiscono negativamente sul giudizio degli arti visti da dietro.

 

Apparato mammario: Dal momento che la mammella deve contenere grosse quantità di latte, è il carattere più importante.  Vacche che producono molto latte per un lungo periodo sono le più redditizie. I caratteri della mammella che influiscono sulla redditività vengono enfatizzati.

I caratteri più importanti dell’apparato mammario sono la profondità e la posizione dei capezzoli.  Sebbene contengano grosse quantità di latte, le mammelle profonde possono essere facilmente danneggiate. La ricerca indica che mammelle di moderata profondità, al di sopra dei garretti, durano più a lungo. Capezzoli corretti e ben posizionati contribuiscono ad una mungitura facile e veloce.

La mammella anteriore deve essere fermamente attaccata e di giusta lunghezza. Una leggera globosità della mammella anteriore consente spazio ed una maggiore quantità di latte. La mammella anteriore deve contenere almeno il 40% del latte.Un solco mediano profondo indica un legamento forte che contribuisce anche alla corretta posizione dei capezzoli. Un buon legamento previene la eccessiva profondità della mammella.

La mammella posteriore è molto importante, dal momento che fino al 60% del latte viene dai quarti posteriori. La mammella posteriore deve essere larga e ben estesa verso l’alto, per poter contenere più latte possibile.

I capezzoli devono essere lunghi circa 6 cm per 2,5 di diametro, perché dimensioni e forme strane possono causare problemi alla mungitura.

Il piano della mammella visto di lato deve essere equilibrato. Ogni quarto è bilanciato. Il tessuto è morbido ed elastico, ed indica l’assenza di tessuto che non secerne latte.

 

 

INCIDENZA DEI CARATTERI MORFOLOGICI NELLA VALUTAZIONE

La valutazione morfologica della Frisona viene effettuata considerando i pesi e l’ordine di importanza dei singoli caratteri come specificato di seguito:

Struttura: 20%

  • Groppa 50%
    (angolo della groppa e inserzione coxo-femorale 35%, larghezza groppa 15%)

  • Dimensioni ed equilibrio fra le parti in riferimento allo standard di razza 50%
    (statura 10%, articolazione della spalla 10%, linea dorsale 10%, proporzioni del tronco 20%)

Forza da latte: 20%

  • Vigore produttivo 80%
    Forma del costato
    (definizione del carattere angolosità) 60%

  • Forza dell’anteriore 20%

  • Profondità del costato 10%

  • Larghezza del musello 10%

Arti e piedi: 20%

  • Funzionalità 50%
    (locomozione 30%, qualità articolazione 10%, posizione 10%)

  • Altezza tallone 25%

  • Arti di lato 10%

  • Arti da dietro 15%

Apparato mammario: 40%

  • Profondità della mammella 25%

  • Legamento centrale 20%

  • Forza attacco anteriore 20%

  • Altezza attacco posteriore 10%

  • Larghezza attacco posteriore 5%

  • Posizione capezzoli anteriori 10%

  • Posizione capezzoli posteriori 10%

 

QUALIFICHE E SEGNALAZIONI

  1. L’Ispettore di Razza, oltre alla valutazione lineare nei singoli caratteri, attribuisce la qualifica finale ad ogni soggetto iscritto al Libro Genealogico e che presenta i caratteri di razza secondo le seguenti qualifiche:

   
INSUFFICIENTE (punteggio finale compreso da 50 a 69)
SUFFICIENTE (punteggio finale compreso da 70 a 74)
BUONO (punteggio finale compreso da 75 a 79)
BUONO+(punteggio finale compreso da 80 a 84)
MOLTO BUONO(punteggio finale compreso da 85 a 89)
ECCELLENTE (punteggio finale compreso da 90 a 97)

 

  1. Quando un soggetto non presenta i caratteri di razza l’Ispettore ha due opzioni:

  1. se i soggetti sono meticci e con genealogia sconosciuta l’Ispettore determina la non iscrizione al Libro. 
    Segnalazione = II

  2. se il  soggetto  non presenta  le caratteristiche  di razza ma la genealogia è nota, l’Ispettore segnala questi soggetti per il l'accertamento dell'ascendenza.

  1. Il mantello pezzato rosso è riconosciuto come carattere recessivo di razza e come tale è regolare nei soggetti con genealogia nota; Segnalazione = R (oppure RB per i soggetti rosso-neri). Per i soggetti con genealogia sconosciuta, ivi compresi quelli importati senza il certificato sostitutivo, è solo il giudizio dell’Ispettore di razza che può attribuire l’appartenenza di questi soggetti alla razza Frisona.
    A quelli che non presentano i caratteri di razza viene attribuita la segnalazione “II” durante la valutazione, che determina la non iscrizione al Libro.

  1. Le altre segnalazioni che l’Ispettore è tenuto a fare sono le seguenti:
    Fuori Condizione = FC, Eliminata dall’allevamento = E, Quarto Cieco = QC, Vacca da Mostra = VM, Vacca da Foto = VF.

 

Identificazione delle Valutazioni

Le valutazioni sui tracciati meccanografici si identificano come segue:
P = Primipare, R = Ripunteggi nel turno ordinario, S = Straordinarie fuori dal turno ordinario.
L’Ispettore, qualora non sia già impostato meccanograficamente, è sempre tenuto a segnalare il tipo di valutazione.

 

Valutazione soggetti di particolare pregio

  1. Nel primo anno di attività l’Ispettore non può attribuire individualmente la qualifica Eccellente o un punteggio superiore agli 86 punti se primipare.

  2. Tutti gli Ispettori interessati devono informare il responsabile del servizio sulle valutazioni di soggetti di particolare pregio: primipara di 88 punti, secondipara di 90 punti, pluripara di 92 punti.

  3. Nel caso di una vacca ritenuta dall’Ispettore meritevole di superare 92 punti, l’Ispettore di zona avviserà il responsabile del servizio che, insieme a due Ispettori con più di cinque anni di attività, visioneranno il soggetto in questione e procederanno alla eventuale valutazione.

ETICA DI COMPORTAMENTO

Le regole e i consigli riportati in questa pagina contano sulla responsabilità e sul coinvolgimento del singolo Ispettore che, all’interno di un gruppo di tecnici, nel rispetto reciproco può trovare maggiore forza a livello individuale.

 

  1. Non esprimere verso l’allevatore il pensiero individuale su un punteggio se la valutazione del soggetto è prevista a livello collegiale.

  2. Mettersi in contatto direttamente e in tempi brevi con l’Ispettore o gli Ispettori con i quali si intende tornare in azienda per le valutazioni previste collegialmente.

  3. Qualora il soggetto sia stato preparato appositamente dall’allevatore che reclama la valutazione nello stesso giorno, è opportuno far presente che la preparazione esasperata non è ammessa in quanto può compromettere la veridicità del punteggio mentre si può tranquillizzare l’allevatore sul fatto che anche per la visita collegiale sarà dato un preavviso in modo che si possano avere nella mammella le stesse ore di latte.

  4. Spiegare all’allevatore che non deve fare nessuna richiesta tramite l’ARA per avere la valutazione collegiale e che non avrà nessun costo aggiuntivo.

  5. Per quanto riguarda la revisione dei soggetti classificati Eccellente dal singolo Ispettore, questa potrà essere fatta o nelle giornate programmate durante l’anno per il controllo oppure in occasioni che ogni Ispettore potrà coordinare secondo i suoi impegni. La revisione di questi soggetti non permetterà il cambio dei punteggi già attribuiti ma ha solo lo scopo di tenere sotto controllo la posizione di ogni singolo ispettore.

  6. Per quanto riguarda la ripunteggiatura delle primipare durante la stessa lattazione si raccomanda il rispetto dell’etica di comportamento verso i propri colleghi, ricordando che, nelle valutazioni straordinarie al di fuori del turno ordinario, non possono essere valutate le primipare quindi questi ripunteggi possono essere fatti o solo dopo tre mesi se l’azienda è nelle quattro valutazioni o solo dopo sei mesi se in scadenza istituzionale.

  7. Occasione di confronto e di analisi sulle vacche Eccellente e su valutazioni particolari, sono indubbiamente le mostre alle quali sarebbe opportuno che gli Ispettori presenziassero con assiduità, anche per confrontarsi su soggetti valutati in zone diverse.  La mostra di una zona specifica può essere utilizzata dal responsabile del servizio per analizzare con l’Ispettore responsabile di quell’area le valutazioni attribuite ai soggetti presenti in mostra che potenzialmente sono anche le vacche più punteggiate.

  8. In caso di diversità di vedute con l’allevatore sui soggetti valutati, l’Ispettore ha il dovere di motivare ampiamente il lavoro effettuato, non sottrarsi al confronto e non abbandonare l’allevamento spontaneamente, fatto salvo il caso in cui venisse a mancare la condizione di rispetto verso la persona o l’Ispettore fosse invitato a sospendere la valutazione. In questi casi l’Ispettore non dovrà rilasciare la stampa riepilogativa all’allevatore, ma sarà tenuto a comunicare immediatamente quanto avvenuto al responsabile del servizio, che lo riporterà al C.C.E. (Comitato Consultivo degli Esperti) per i dovuti provvedimenti, e per conoscenza all’ARA di appartenenza.

  9. Pur nel rispetto delle libertà individuali di comportamento è opportuno che, per una maggior tutela dell’immagine del corpo Ispettori e dell’ANAFIJ, in occasione di visite aziendali o viaggi organizzati da parte di organizzazioni commerciali, l’Ispettore interessato lo comunichi al responsabile del servizio. In caso siano coinvolti più Ispettori, è consigliabile sia fatta pervenire in ANAFIJ richiesta scritta da parte della organizzazione interessata.

  10. Durante il lavoro in allevamento svolto per conto di ANAFIJ, si consiglia di indossare la  “divisa Ispettori” composta da pantaloni impermeabili e polo o giacca con logo ANAFIJ, oltre che calzari monouso, per garantire una immagine di migliore professionalità possibile. Inoltre, nel rispetto della normativa in fatto di sicurezza sul lavoro, prima di entrare nei recinti degli animali a stabulazione libera, occorre indossare "calzature anti-infortunistiche" e prendere visione della dislocazione delle "vie di fuga" presenti in ogni gruppo.

PIANI DI ACCOPPIAMENTO E ASSISTENZA GENETICA

Il piano accoppiamento ANAFIJ è gestito a livello periferico, per conto dell’ARA competente, dagli Ispettori di razza. Il piano è offerto dall'Apa come uno dei servizi tecnici per gli allevatori.

Gli Ispettori di razza coordinano anche il lavoro dei tecnici incaricati dall’ARA e curano la promozione e la divulgazione del servizio.

Il piano accoppiamento effettuato su base semestrale consiglia all'allevatore il gruppo dei tori da usare per meglio raggiungere i suoi obiettivi e controllare il livello di consanguineità dell’intera mandria, inoltre assegna individualmente i tori alle vacche e alle manze dell'allevamento interessato.

Il piano di accoppiamento può essere fatto nella stessa giornata della valutazione morfologica oppure in appuntamenti appositamente programmati per rendere più sollecito il servizio. Il risultato è composto da tabulati che monitorizzano l’azienda e riportano i tori da acquistare e da usare su vacche e manze.

Ci sono tre fasi operative del piano e in tutte la figura dell'Ispettore è molto importante:

  1. la decisione sugli obiettivi dell'allevamento, sia dal punto di vista produttivo che morfologico (avviene in azienda);

  2. l'elaborazione del piano (avviene in azienda o in ANAFIJ);

  3. la discussione dei risultati con l’allevatore.

L'obiettivo dell'Anafi con gli Ispettori di zona è la diffusione massima del servizio e il suo miglioramento qualitativo. In particolare nella rapidità della risposta (tempi di elaborazione) e nella personalizzazione del servizio (interazione con l'allevatore). Il completo svolgimento del P.A.C. in azienda è la migliore risposta a questi obiettivi.

Gli altri strumenti a disposizione degli Ispettori di razza nell’assistenza genetica sono: WINTHOR, WINIGVTOP e WINPGA.

 

Assistenza alle Mostre e Meeting

Vista la particolare importanza delle mostre e dei meeting nella promozione della razza, gli Ispettori sono a disposizione per assistere le ARA nella loro organizzazione.

Sia le mostre che i meeting rappresentano importanti momenti di aggregazione e occasione di crescita, sia per chi le segue che per chi le conduce.

Entrambi sono importanti per:

  1. Promuovere il programma di selezione

  2. Far conoscere i servizi e i programmi dell'Anafi a tutti gli allevatori.

  3. Recepire in queste occasioni quanto più possibile le esigenze e le opinioni degli allevatori sui temi di cui l'ANAFI si occupa istituzionalmente.

Nelle mostre l'Ispettore si occupa del coordinamento dei lavori nel giorno delle valutazioni e del commento della sfilata. Anche gli incontri di aggiornamento per allevatori e tecnici sui metodi di valutazione morfologica o altri argomenti concordati con l’ARA, vengono tenuti direttamente dagli Ispettori di razza.

L’Ispettore deve essere coinvolto nella scelta degli animali da iscrivere alla mostra; per questo lavoro può destinare giornate specifiche nel suo programma concordando sempre il suo impegno con l’ARA .

Al fine di evitare spiacevoli incongruenze tra le scelte degli operatori in campo e le posizioni dei responsabili dell’Ufficio del Libro Genealogico, coinvolti nella preparazione dei cataloghi, è opportuno che l’Ispettore conosca perfettamente il regolamento mostre.

Divulgazione e promozione

Il lavoro di divulgazione si esplica in primo luogo nelle occasioni precedentemente considerate mostre e incontri tecnici.

Esiste però un'altra forma di divulgazione e diffusione di informazione ed è quella che si può svolgere a livello "privato" in occasione delle visite di valutazione morfologica e della fornitura del piano accoppiamento o comunque di tutte le occasioni di visita aziendale che un Ispettore compie nel corso del suo lavoro.

Questo tipo di diffusione può essere "generale", cioè legata a discorsi di tipo pratico o tecnico sulla selezione e sul programma di miglioramento genetico, oppure essere di tipo "specifico" rivolto all'allevamento che si sta visitando.

Il supporto naturale per il primo tipo di lavoro, oltre ad una solida cultura zootecnica è costituito da "Bianco Nero" e altro materiale informativo ANAFIJ.

Per il secondo tipo di lavoro, quello "aziendale" è importante disporre dei dati dell'allevamento: le medie produttive, le medie morfologiche, gli indici vacca, le medie IGV nei vari semestri, gli indici dei tori utilizzati e l'andamento delle fecondazioni in azienda.

Fornire queste informazioni all'allevatore, metterlo al corrente di quello che ha fatto e confrontare la sua situazione con altre possibili situazioni di riferimento costituisce di per sé una azione importante di assistenza tecnica. L'obiettivo è quello di guidare gli utenti ad un utilizzo ottimale della risorsa "miglioramento genetico" per la migliore gestione economica dell'impresa zootecnica.

Il naturale sbocco di un discorso così impostato è la proposta del piano accoppiamento.

L'Ispettore conosce nelle linee generali la situazione di una azienda dal punto di vista genetico prima di entrarvi (stampe DBS o PGA).

Usa questi dati per aprire un discorso tecnico con l'allevatore e come primo "spunto" promuove l'utilizzo dei tori in prova e l'uso di migliori tori di F.A.

Importante è anche la verifica della diffusione e dell'uso dei principali strumenti divulgativi dell'Associazione: si tratta di "Bianco Nero", "Cosa Valgono" e il pieghevole di Valutazione Genetica.

L'Ispettore è ben informato sui tori, avendo a disposizione i cataloghi di tutti i maggiori Centri di F.A. italiani e stranieri nonché il materiale informativo necessario sui riproduttori.

Nel caso di allevatori di particolare livello e di forte desiderio di crescita l'Ispettore può proporre e, se richiesto, assistere nelle iniziative "speciali" di promozione e valorizzazione dell'allevamento che includono:

  1. edizione di un prefisso aziendale;

  2. fotografie di migliori soggetti;

  3. pubblicità su "Bianco Nero";

  4. partecipazione alle mostre;

  5. segnalazione di soggetti di particolare pregio genetico ai Centri di F.A.;

  6. segnalazione di soggetti per le manifestazioni organizzate dall'Anafi.

ATTIVITA’ ISPETTORI NEL PROGETTO AGAFI

Il servizio di valutazione morfologica è un servizio principalmente di campo e, per questo, tra le mansioni dell’Ispettore di razza, è prevista la divulgazione e la promozione dell’attività ANAFIJ nel suo complesso; per questo tutti gli Ispettori sono coinvolti nell’attività dell’ANAFIJ finalizzata verso i giovani considerando il peso che questo progetto può avere in termini di crescita professionale, culturale e organizzativa nel mondo della Frisona.

Gli Ispettori di razza sono coinvolti nella divulgazione e nell’attività del progetto AGAFI considerando le seguenti specifiche:

  1. Il progetto è ufficializzato verso le ARA dal 15 febbraio 2005.

  2. L’ANAFIJ coordina e promuove questo progetto a livello Nazionale ma l’attività dipende dalle sezioni provinciali della razza Frisona Italiana.

  3. L’organizzazione a livello Nazionale e a livello provinciale è regolata dai relativi statuti.

Sintesi del lavoro degli ispettori E CONCLUSIONI

Per quanto riguarda l'attività dell'Ispettore in azienda è indispensabile che questo sia accompagnato da correttezza nei rapporti, disponibilità e professionalità. Nella visita semestrale in allevamento l'Ispettore svolge i seguenti compiti:

  1. Valuta le primipare previste nei programmi con l'aggiunta dei soggetti mancanti, sempre di primo parto, che hanno partorito nell'ultimo periodo.

  2. Ripunteggia le vacche più meritevoli ed in forma.

  3. Ripunteggia le vacche già classificate Eccellenti.

  4. Analizza in modo particolare le vacche probabili madri di toro.

  5. Consiglia gli allevatori nella scelta dei capi da iscrivere alla mostra, segnalando anche le vacche meritevoli ed in forma per essere fotografate. Queste segnalazioni devono essere fatte sistematicamente per le figlie dei tori operanti nei Centri di F.A. Italiani.

  6. Discute sulla situazione genetica dell'allevamento e sulla possibilità di usufruire del programma accoppiamento ANAFIJ.

Come risulta evidente dall'esame del documento gli Ispettori di razza del giorno d'oggi sono dei tecnici specializzati per l'assistenza agli allevatori nei loro programmi di selezione.

In questa ottica l'Ispettore di zona diventa il tecnico di riferimento che l'Apa propone ai suoi allevatori per l'assistenza tecnica sulla selezione. La sua attività contribuisce in maniera importante a determinare il tasso di progresso genetico globale negli allevamenti della sua zona di competenza.

Tutto questo comporta un alto grado di preparazione tecnica specifica degli Ispettori su tutti gli aspetti della selezione ed è inoltre necessario un alto grado di integrazione con le ARA. Il lavoro dell'Ispettore così può entrare nella proposta complessiva di assistenza tecnica che l'Apa fornisce ai suoi associati.

L'Ispettore aiuta nella promozione di tutti i servizi che ARA e Ana mettono a disposizione per gestire il miglioramento genetico dell'allevamento e aiuta l'allevatore anche a promuovere al massimo il proprio lavoro di selezione ed a valorizzare tutto il potenziale di un allevamento che diventa anche la migliore promozione di tutta la Holstein made in Italy.